Pescara. Sono già operative le speciali barelle di biocontenimento donate dal gruppo Di Carlo Costruzioni al Covid Ospital di Pescara nei giorni scorsi. Si tratta di due barelle uniche, perché ad alto Biocontenimento (marchio ISOARK N-36-6), che consentono di trattare meglio e in sicurezza i pazienti colpiti dal virus, soprattutto quelli che devono essere trasportati dentro e fuori dall’ospedale, in modo da non consentire il contagio.
“Sono barelle di ultimissima generazione, prodotte in Israele che è il punto di riferimento mondiale e che sono a biocontenimento, quindi isolano i trasportati, consentendo di tutelare sia i pazienti che gli operatori sanitari che li trattano”, spiega Isaia Di Carlo che con il figlio Alexander lo scorso 27 luglio ha materialmente portato questi preziosi strumenti al 7 livello dell’ex ospedale civile, oggi Covid hospital.
“Abbiamo pensato alla donazione, avendo vissuto la trincea attraverso il lavoro della Guerrato SpA, azienda leader nei servizi ospedalieri che è entrata a far parte del gruppo e che si occupa della manutenzione ospedaliera in diversi presidi sparsi da nord a sud della penisola”, spiega Di Carlo, “abbiamo avuto modo di toccare con mano l’emergenza Covid, anche se non l’abbiamo vissuta direttamente come gli operatori sanitari e dall’esperienza vissuta è nata l’idea delle barelle, che abbiamo donato alla Asl di Pescara che non le aveva ancora, arricchendo così la dotazione dei reparti dedicati. Un gesto piccolissimo che vuole essere un modo per affrontare meglio il futuro, sperando che la pandemia non si ripresenti con le cifre che abbiamo visto, ma che è anche uno speciale grazie a tutto il personale sanitario per la grande dedizione dimostrata in questi mesi, operatori che non si sono risparmiati, mettendo quotidianamente in discussione le proprie vite pur di combattere il contagio e assistere chi è stato colpito dal coronavirus”.
Presenti alla consegna oltre a Isaia di Carlo e il figlio Alexander, anche il Direttore Generale della Asl di Pescara, Vincenzo Ciamponi, quelli amministrativo e sanitario Paolo Zappalà, Antonio Caponetti, il direttore Sanitario dei Presidi Ospedalieri Valterio Fortunato e l’ingegner Luigi Lauriola.